Rosaria Testaì
Nel 2004 si laurea in Architettura presso l’università Mediterranea di Reggio Calabria. La sua tesi è stata scelta dalla facoltà di architettura di Reggio Calabria per partecipare alla quinta edizione del premio Biagio Rossetti tenutosi a Ferrara. Collabora col prof. Roberto Morabito nel laboratorio di progettazione urbana3. Svolge attività di ricerca presso il dipartimento D.A.S.T.E.C. di cui è responsabile la prof.ssa Laura Thermes.
Insieme allo Studio di progettazione Modulo4 collabora al progetto della città di Vema: una nuova città per la biennale di Venezia all’interno del Padiglione Italiano, curato da Franco Purini (2006). Sempre nello stesso anno, partecipa come progettista, al concorso Progetto Sud, esposizione Internazionale di proposte progettuali per il Sud Italia, Crotone: il fronte a mare sul porto. Il progetto viene selezionato oltre che per la pubblicazione anche per l’esposizione alla biennale di Venezia.
Nel 2009 si trasferisce a Roma, dove fino ad oggi si occupa di varie progettazioni e ristrutturazioni edilizie tra cui il ristorante Daruma Sushi in viale America .
Nel 2011 partecipa in gruppo con il prof. Arch. Renato Partenope, docente di composizione architettonica presso Università di Architettura di Valle Giulia, al Concorso di idee per la riqualificazione dell’area portuale e del Waterfront della città di Fano “La darsena nella città”.
L’abitazione, di circa 100 mq, è situata in un’elegante zona residenziale di Roma, all’interno di una palazzina di due piani di recente costruzione . Gli arredi, tutti disegnati seguendo le proporzioni del rettangolo aureo (così come la pianta), la luce ed i materiali diventano i veri protagonisti del progetto.
L’ambiente principale è l’open space che contiene l’ingresso, la cucina, la zona pranzo e il living. Questo spazio, viene caratterizzato da un mobile sospeso che fa da filtro con la cucina e dalla presenza di un “muro abitabile” che contiene armadi e locali tecnici. La parete del living, interamente rivestita da una cementite, ospita un mobile fatto su misura, un unico blocco lungo più di 4 metri, frutto della smaterializzazione del rettangolo aureo, disegnato virtualmente sulla parete. L’open space, centro del nuovo progetto, si affaccia su una terrazza, arredata come spazio relax e di conversazione.
La spazialità dell’intero appartamento è sottolineato dall’utilizzo di un solo materiale, ad eccezione dei due bagni: un pavimento in listoni di legno di rovere veneziano.
A completare il tutto, circa 45 mq vengono riservati alla zona notte: la camera matrimoniale, con al suo interno una cabina armadio, il primo bagno rivestito con grandi lastre dalle sfumature verdi, il secondo bagno rivestito tutto in kerlite, un piccolo ripostiglio e la camera per gli ospiti.