Ristrutturare casa: tenere o rivestire il pavimento esistente?
Quando decidiamo di ristrutturare casa, tra le prime scelte importanti da compiere c’è quella di decidere se demolire o rivestire il pavimento.
Prima di prendere questa decisione è fondamentale valutare, con tecnici esperti, alcuni aspetti. Tra questi troviamo:
- · Gli impianti: solo se questi sono in buone condizioni sarà possibile rivestire il pavimento esistente;
- · Lo stato di usura della pavimentazione esistente;
- · I vincoli di quota dati dagli infissi e dalle quote esistenti;
Se si decide di demolire il vecchio pavimento:
In questo caso, spesso il vecchio sottofondo dovrà essere rimosso e il piano di posa dovrà essere realizzato tenendo in considerazione lo spessore della nuova pavimentazione in base alle soglie delle porte-finestre e della porta d’ingresso. Questo tipo di intervento può rivelarsi invasivo e costoso ma in molti casi potrebbe essere l’unica opzione possibile.
Se si vuole rivestire il vecchio pavimento:
Se si intraprende questa strada si ottengono diversi vantaggi. I costi sono notevolmente inferiori, i tempi di intervento più rapidi con meno rumore e il tutto risulta meno sporco con meno polvere. I tecnici incaricati dovranno prima verificare alcuni aspetti caratteristici cone:
- · La solidità del vecchio pavimento
- · La planarità del vecchio pavimento
- · Le quote delle porte interne, delle porte-finestre e della porta di ingresso
In questa seconda opzione sono almeno due le opzioni per posizionare il nuovo parquet
Rivestire le vecchie piastrelle, marmo o cotto, con parquet incollato:
- 1) Verificare, insieme al posatore, la completa adesione di tutti gli elementi al massetto; rimuovere le piastrelle non incollate e gli spazi vuoti rimasti, livellarli con il resto del pavimento.
- 2) Verificare la planarità del pavimento sottostante. (È tollerabile un dislivello o gibbosità fino a 2 mm ogni 2 m). Dove necessario, possono essere utilizzate apposite malte o livelline.
- 3) Rendere adeguate le vecchie piastrelle per la presa della colla. Se le piastrelle hanno una superficie liscia è necessario il trattamento con monospazzola munita di disco abrasivo adatto al tipo di superficie, altrimenti è sufficiente trattare la superficie liscia non assorbente, con un buon preparatore di adesione.
Rivestire le vecchie piastrelle con parquet flottante:
- 1) Verificare la planarità del supporto. ( tollerato dislivello fino a 2 mm ogni 2 m).
- 2) Se sono pochi, non è necessario rimuovere gli elementi che risultano scollati perché non rischiano di compromettere la qualità del risultato.
- 3) Posizionare sulla superficie piastrellata pulita, un materassino (o sottopavimento) fonoassorbente per rendere il pavimento più confortevole sia al rumore da calpestio sia per proteggere da eventuali risalite di umidità. (In commercio ne esistono adatti ad ogni esigenza).
- 4) procedere alla posa del parquet flottante, applicando lungo i fianchi un filo continuo di adesivo vinilico a basso contenuto di acqua. In alternativa si può procedere senza collante se c’è la possibilità di un incastro meccanico.
Inoltre, se si decide di mantenere le porte esistenti è necessario:
- 1) Verificare la possibilità di adeguarle al nuovo livello di pavimento.
- 2) Se il rinnovo della pavimentazione avviene solo in alcune stanze, le zone escluse si troveranno a una quota inferiore. Questa differenza può essere colmata mediante l’utilizzo di un profilo di raccordo.
- 3) Fare attenzione al punto di raccordo tra i due pavimenti, in modo che la giunzione corrisponda sotto l porta.